Renzo Baschera

PROFEZIE SUL MONDO CHE SARA'

Gruppo editoriale Armenia

 

Angeli sporchi di sangue sorvoleranno la terra.

Dai messaggi profetici di Paracelso

  

 

Le Profezie sugli Avvenimenti Futuri, scritte da Teofrasto Bombast di Hohenheim, meglio conosciuto come Paracelso, e pubblicate da Steiner ad Amburgo nel 1536, destarono subito largo interesse, pur avendo interpretazioni spesso diverse.

Uno studioso di queste profezie, J. Lichtenberg, era convinto che i messaggi riguardassero un arco di tempo di circa mezzo secolo. E questo perché, trascorso mezzo secolo, tutto sarebbe cambiato sulla terra.

Considerando che i vaticini sono stati scritti nell’arco di cinque anni, dal 1525 al 1530, vediamo che si arriva a quel fatidico 2020 o 2030, ricordato da diversi messaggi profetici.

L’ultimo secolo del Millennio ci viene presentato da Paracelso come "tempo di cambiamenti, d’irrequietudine, d’insoddisfazione e di malattie".

Ma proseguiamo per gradi:

"L’aquila antica sarà colpita a morte - e sul morto impero dominerà la croce nera".

L’aquila antica è il simbolo dell’impero austroungarico che, con la sconfitta del 1918, crolla miseramente. Sulle sue ceneri sorgerà il nazismo, cioè "la croce nera".

"Pietosa sarà la storia, perché la guerra chiamerà la guerra. E il mondo intero sarà in guerra".

Siamo alla seconda guerra mondiale, che coinvolge purtroppo tutto il mondo. E quando la guerra sarà finita:

"Scoppierà il melograno rosso, gettando i suoi grani un po’ dovunque".

E qui, il "melograno rosso" richiama il marxismo, che uscito vincitore dalla guerra, finisce per espandersi ovunque, provocando rivoluzioni, conflitti d’interesse e crisi economico-sociali.

Sarà in questo tempo che:

"Le bestie della foresta saranno libere, e mai saranno sazie, vagando per la terra a depredare e insanguinare. Sarà il tempo della gran baldoria, del grande inganno e della grande pazzia".

È il tempo del consumismo pazzo. È il tempo nel quale l’uomo si compiace di consumare, solo per il piacere di consumare. Senza rendersi conto che in questo modo sta derubando la generazione che verrà dopo.

"Sette saranno le bestie che sporcheranno la terra, ma la testa sarà una sola".

Le "sette bestie" potrebbero essere le sette maggiori industrie petrolifere mondiali, che in nome del "benessere", "sporcheranno" tranquillamente la terra.

Ma poi interverrà qualcosa:

"Quando fiorirà la pianta di ruta il vento cesserà di soffiare. E il leone si unirà ai pesci e la corona sarà soggetta al gran cappello... La pianta di ruta sarà macchiata di latte e il pellicano sarà divorato dai gigli. Qui, la fenice sarà consumata dal fuoco. E quando la rugiada bagnerà le rose, risorgerà. Sarà allora che la fenice calpesterà il rospo e si rivolgerà al seme. Su un cavallo selvaggio, la fenice metterà le briglie e cavalcherà con speroni, ma senza sella. Grandi cose muteranno allora nei papati, mentre angeli sporchi di sangue sorvoleranno la terra.. E il vecchio leone sarà legato, mentre un giovane leone sarà sciolto. Ma non si chiamerà più leone".

La ruta, com’è facile immaginare, ha qui una funzione simbolica. È la pianta del sole, della purificazione. Nel simbolismo ebraico è anche la pianta del pentimento e della tristezza.

Il messaggio ci dice pertanto che cesserà la baldoria consumistica. E dell’ abbondanza si passerà alla miseria.

Il leone, simbolo di forza si unirà ai pesci, altro simbolo della purificazione. E cesserà un potere, la corona, che sarà soggetto a nuove leggi, fondate sull’umiltà.

Abbiamo poi altri simboli: il latte, il pellicano e i gigli, si accostano alla ruta. E sono tutti simboli di rinnovamento. Si dice, in altre parole, che sta terminando un ciclo, un tempo, per lasciare lo spazio a un tempo nuovo, che sarà completamente diverso dal precedente.

La fenice, altro simbolo di rinnovamento, prima sarà consumata dal fuoco e poi risorgerà e calpesterà il rospo. Che, per il cristianesimo, simboleggia il Diavolo.

Il "tempo nuovo", simboleggiato dalla fenice, avrà la vivacità di un cavallo selvatico.

Molte cose cambieranno, anche nella chiesa di Roma. E qui, vediamo che si parla di "papati". Avremo, probabilmente, l’antagonista, l’antipapa. E questo avverrà in un tempo nel quale "angeli sporchi di sangue sorvoleranno la terra". Si tratta di un messaggio di dolore. D’altra parte, la purificazione non può passare che sulla strada della sofferenza.

Infine, la vecchia civiltà "sarà legata", mentre il "giovane leone sarà sciolto".

"Ma non si chiamerà più leone". Sarà quindi una civiltà completamente diversa.

A questo punto, il veggente traccia un quadro del nuovo ordinamento mondiale:

"L’Europa sarà la testa, l’Asia la corona, l’Africa il gioiello, e le terre nuove saranno sabbia. Alla fine, le piume dell’uccello dell’est saranno bruciate dal sole del sud".

La vecchia Europa, rinnovata e purificata, sarà ancora la guida, mentre l’Asia sarà "la corona", cioè la parte esaltante. La grande sorpresa sarà l’Africa, destinata a diventare "il gioiello".

Assisteremo pertanto a un ritorno ciclico dell’emigrazione: oggi sono gli algerini, gli etiopi, i nigeriani, i congolesi che abbandonano i loro paesi per avventurarsi nella vecchia Europa, in cerca di fortuna. Domani saranno gli italiani, i francesi, gli ungheresi, che abbandoneranno i loro paesi per cercare la fortuna nel Congo, nella Nigeria e in Algeria.

Le "terre nuove", l’America, scoperta da una trentina d’anni, considerando appunto che queste profezie sono state scritte tra il 1525 e il 1530, "saranno sabbia". Non avranno pertanto un peso determinante, nella nuova civiltà.

L’ultima immagine, non è certamente di facile interpretazione. "Le piume dell’uccello dell’est", che vengono bruciate al sud, potrebbero indicare la trasformazione completa della Cina, con la restaurazione dell’impero.

In aggiunta alle profezie, Paracelso ha lasciato anche diverse "immagini profetiche". Sono degli "abbozzi di un tempo".

Proviamo a considerarne alcune:

"Ci sarà un cambiamento totale. Quando la macchina sarà perfetta, l’uomo ritornerà a vivere come i bambini, che non conoscono astuzie. Questo avverrà quando contano LX, un po’ più o un po’ meno. Tuttavia sarà bene ricordare a lungo. Verranno causate cadute e capovolgimenti, con un leone selvaggio e ruggente. Ma il leone diventerà come un bambino. Allora l’umanità si renderà conto che sapere, causa agitazione e dolore".

La "macchina perfetta" potrebbe essere l’alta tecnologia. Sarà in questo tempo che "cambiamenti totali" riporteranno l’uomo a vivere come vivono i bambini, cioè con semplicità.

Paracelso indica un numero: 60. Potrebbe riferirsi al 2060. Ma potrebbe avere anche un valore simbolico.

Il tempo del "cambiamento totale" sarà ricordato a lungo. E questo anche perché il "leone diventerà bambino". L’uomo, gonfio di orgoglio (il leone selvaggio e ruggente) imparerà l’umiltà e imposterà la vita su basi diverse.

Una "immagine profetica" ci dice anche che le democrazie, come noi le intendiamo, non entreranno nel "tempo nuovo". Nuove "formule", politiche e sociali, saranno scoperte e daranno la possibilità agli uomini di amministrarsi con maggiore giustizia:

"Molte teste governano male, perché ognuna cerca il proprio tornaconto. Le società con tante teste cadranno. Quattro spade saranno deposte e una sola rimarrà a dettare legge. Uno sarà prima di tutti e sotto di lui riprenderà il cammino".

Dunque, niente democrazie per la civiltà futura. Le "quattro spade" potrebbero indicare quattro potenze mondiali. Ma solamente una di queste guiderà il mondo.

Forse, si tratta di un potere spirituale, al quale dovrà, per la prima volta nella storia dell’uomo, sottostare il potere materiale.

Rimane comunque un punto fermo: democrazie e dittature saranno superate, perché "nuove leggi" regoleranno i rapporti tra gli uomini.

A questo punto "la gioia di vivere inizierà a germogliare sulla terra, anche se i sacrifici imposti dalla purificazione saranno molti":

"Ti sei purificato con grande fatica, e hai sopportato molto. Ora hai diritto al riposo e alla terra, senza nemici, né dolore. La lunga giornata è finita. E l’uomo conservato per la semente non volgerà lo sguardo al passato. Perché dal passato non avrà nulla da prendere. La veste dovrà essere completamente nuova...".

La "purificazione" accostata alla "fatica". Ma poi subentrerà il riposo. E la vita riprenderà, senza nemici e senza dolore.

L’uomo "conservato per la semente", cioè per continuare la stirpe, non volgerà più lo sguardo al passato. Perché nel passato non ci sarà nulla che possa servire ad esempio.

La "veste", cioè la nuova vita, sarà difatti completamente nuova.