Renzo
Baschera
PROFEZIE SUL MONDO CHE SARA’
Gruppo
editoriale Armenia
Dalle
centurie profetiche dell'Abate Ladino
Il
tempo della selvatica bufera Quarta e ultima parte
Il termine "Nisa" non ha un'interpretazione facile.
Questo primo contatto � per� "un sogno fugace", perch�
"cade la pa�rola" e "il tempo tace".
Interviene qualcosa che provoca l'interruzione del contatto.
CENTURIA
LXXXI
Del formicaio celeste e dei Magi
fatati
1)
Nuovo No�, in arca rinnovata.����������������������� Riprende il sogno della
gran covata.
2) E
nel tempo della media rosa,���������������������� nella vallata
nessuno riposa.
3)
Morte vagante e storie finite,������������������������� racconter�
Ares, Zeus, Hermes ed Afrodite.
4)
Oltre. Oltre luciferina luce,����������������������������� il
formicaio scruta, sospira, cuce.
5)
L'abito nuovo cuce, per la vecchia terra:�������� lordata creatura, chiusa in
sporca serra.
6) Un
grande disegno, per l'Aurora segnata,������ il formicaio prepara per la gran
nottata.
7)
Quando sul monte dei cani randagi,��������������� volando giungeran i
fatati Magi.
8)
L'oro non sar� oro, ma luce di spada.������������ Mirra non sar� mirra,
ma cenerina sada.
9) E
di profumo incenso sar� l'abito puro,����������� per aprir le porte al
nascituro.
10)
La mano � tesa. Ma la mano � forte,������������� e il viro la scambia per
segno di morte.
11)
L'occhio con l'occhio inchiodato nel tempo,�� seguendo le mosse del gran fermento.
12)
Ma l'abito nuovo non piace al Gran Viro,������� perch� della terra cambia il
gran giro.
13)
Magi beati, magi fatati, pazienti alati:�������������� borioso viro vi ha
condannati.
14)
La storia � infame. La partita � aperta.����������� Un necrologio. E
il formicaio � all'erta.
15)
Rimane Lucifero, stella divina.���������������������� Ma
sulla terra � gran rovina.
Un nuovo salvatore, con una nuova arca,
salver� l'umanit�.
Poi, riprender� il "sogno" dell'unione dei popoli, per
un benessere co�mune.
Non � facile stabilire quale potr� essere il "tempo della
media rosa". Potrebbe essere un vaticinio che riguarda un determinato
anno.
La ricerca spaziale dir� che su Marte
(Ares), Giove (Zeus), Mercurio (Hermes) e Venere (Afrodite), non c'� vita.
Su questi pianeti, la vita si � spenta molti secoli fa. I
"segnali" che vengono lanciati alla terra,
partono da "mondi" ben pi� lontani. Ed � in
questi "luoghi" che si sta preparando "il futuro" del
pianeta terra.
Perch� la terra, si dice nel messaggio profetico, � una "lordata
creatu�ra, chiusa in sporca serra". Ed ha bisogno
di "un abito nuovo".
Il messaggio lascia intendere che intelligenze extraterrestri
"vedono e dispongono per la terra".
I "Magi fatati" potrebbero essere difatti tre
intelligenze extraterrestri che scenderanno sulla
terra, per portare i mezzi necessari al fine di "rico�struire l'habitat e
la vita".
Le intelligenze extraterrestri tendono insomma una mano all'uomo,
perch� arriver� tempo in cui l'uomo non riuscir� pi� a districarsi dal ro�vaio
che si � irresponsabilmente costruito.
Ma il terrestre finir� per scambiare questa offerta
di collaborazione con un gesto di aggressione.
In altre parole, l'azione dell'extraterrestre non piace al
terrestre, per�ch� tende a modificare radicalmente
"molte cose".
Al terrestre viene tesa la mano. Ma "� una mano forte", che il terrestre
"scambia per morte".
II veggente manifesta per gli extraterrestri una
"velata simpatia", men�tre i terrestri appaiono come creature
"boriose".
Questa "incomprensione", finir� forse per scatenare il
primo conflitto stellare. E non sar� un conflitto da
sottovalutare. Il veggente parla difatti di "necrologio", di morte.
Ma "il formicaio" (i "mondi" dai quali
provengono gli extraterrestri) non interviene.
Questo lascia intendere che si vuole lasciare
"un margine" di possibi�lit� per i rapporti extraterrestri. Sulla
terra per� "� gran rovina".
CENTURIA
LXXXII
Del tempo che segue e del nuovo
cielo
1) La
saetta, che in un abbraccio duro,
��� aveva stretto la
Terra e i mari,
2)
Finir� per cadere nell'ombelico nero,
��� stravolgendo tutti
i lunari.
3) Le
ore non hanno pi� ordine.
��� La notte, il giorno e le stagioni,
4)
Correran senza senso, senza scopo,
��� come tanti
impazziti caproni.
5)
Quando la caligine sar� bucata,
��� dal rinnovato
sole.
6)
L'uomo che nel monte trover� vita,
���� vedr� nuovo
cielo. E nuove saran le gole.
7) II
peso delle cose, e le forze,
��� e i colori,
saranno diversi.
8)
Perch� la forza del sottile ago,
��� cambier� tutto,
nei giorni persi.
9) E
dopo la prova del fuoco impazzito,
��� Madre Terra conoscer� l'acqua amara.
10) I
mari saranno balene morte,
���� e sorella acqua
sar� sempre pi� cara.
11)
Le lune saranno pi� vicine;
���� e la terra
segnata avr� due porte.
12)
Orione, il Centauro e l'Orsa,
����� cercherete
invano nella volta.
13)
Perch� il quadro sar� nuovo,
����� e la terra sin
dal cuor sar� sconvolta.
14)
Torna a bussare l'antico, piccolo Evo,
����� alla porta che
gi� era dorata.
15)
Torna a spuntare la lacrima dell'alba
����� sul ciglio della
creatura sventurata.
La "saetta" potrebbe essere un'arma, o comunque "un mezzo" usato dagli extraterrestri per
"convincere" i terrestri all'impiego di ci� che � necessario per
salvare "la lordata creatura", la terra.
Questa "saetta" cadr� "nell'ombelico nero", in
Africa, probabilmente. E questo provocher� mutamenti
profondi nella natura.
Saranno "stravolti i lunari". Forse, sar� modificata
l'inclinazione del�l'asse terrestre. E questo
comporter� una catena di mutamenti, nel clima
e nel succedersi del tempo.
Il cielo rimarr� coperto per molti giorni dalla caligine. Poi,
finalmente, il raggio solare "bucher� il sudario".
E un nuovo sole riscalder� la terra.
La vita ripartir� dalle montagne, dove gli uomini si erano rifugiati. E questo perch�
"i mari saranno balene morte".
La profezia lascia scorgere cambiamenti radicali. Sembra
addirittura che la forza di gravita sia diversa. E diversa sar� l'incidenza del raggio solare, che muter� i
colori.
E, quando "la pazzia del sole" sar� finita, inizier� il
pesante, doloroso capitolo dell'acqua amara (acque radioattive?).
Le sorgenti daranno acqua infetta. Si morir� di sete, pur essendo
in un ambiente ricco di acque.
Il messaggio ci parla poi dei mutamenti nel cielo. "Le lune
saranno pi� vicine". Avremo quindi due o pi� lune? Si potrebbe ipotizzare
che il satellite della terra finisca per spaccarsi in due parti o che la terra,
nei giorni "del grande turbamento", catturi
un corpo proveniente dallo spazio.
Il "quadro" del cielo sar� nuovo. Diverse costellazioni
scompariranno e, forse, altre compariranno.
In questo "mondo nuovo" l'uomo faticher� a ritrovare un
suo equili�brio.
Si ripartir� "dal piccolo Evo" (medioevo). Si ripartir� cio� dalla grotta.
E la vita sar� dura.
Riusciranno a sopravvivere solamente coloro che
saranno forti e sa�pranno adattarsi a una nuova, tragica realt�.
CENTURIA
LXXXIII
Degli occhi sanguigni e del
cielo muto
1)
L'occhio! Il grande occhio � tornato,���������������� e dalle nubi scruta
l'insano prato.
2)
Terra in vita secca. Maligna storia,������������������� lesionata � la
quirina casa, senza pi� storia.
3)
Convulsa ogni cosa, in tremore declina.���������� Il mondo intero va in rovina.
4) Un
segno nel tempo, ma poco si vede,���������� e qualcuno invidia di
Meretr�a l'erede.
5)
Pi� di Meretr�a, � il viro insano,����������������������� che ha portato al gran
pantano.
6)
Arvali piumati cospargono sale,���������������������� sul grande
taglio, che tesse il finale.
7)
Final di Dragosa, la vecchia ferrigna,��������������� tutto il mondo finisce
nell'orrida vigna.
8) Un
giro di vite. E prefica lagna,����������������������� sul campo di Adamo, in
terra di Spagna.
9) La
punta � rovente, il cielo � trafitto:���������������� sta per sbarcare il
grande Sarfittho.
10)
Ma tutto � covato dall'occhio sanguigno;�������� muto � il cielo, segnato
dall'Igne
11)
Di Giove le terre saranno lavate.�������������������� Da
Palepoli a Massalia, cose saran sradicate.
12)
Pace e letizia regna sui monti,����������������������� ma in pianura
Nerdoch travolge i ponti.
13)
Turingia, Sassonia, Frisia, bagnata.���������������� Aquitania, Neustrasia,
Borgogna infuocata.
14)
II solitario vive la vita,������������������������������������ solo
la pace regna in romita.
15)
Pace di guerra, in occhio velato,����� ��������������sanguina legge nel giorno
segnato.
Il "grande occhio" � ritornato. Scruta tra le nubi
"l'insano prato" (la terra avvelenata).
La siccit� rende difficile la vita dell'uomo. Sembra che l'intero
mondo vada in rovina.
La disperazione � tanta che si finisce per rimpiangere l'erede di
Meretr�a, l'erede dell'Anticristo.
Gli "Arvali" (fratres arvales, collegio di dodici
sacerdoti che celebra�vano tutti gli anni i sacrifici della dea Diana, per
rendere fecondi i campi) extraterrestri, cospargono sale sulle ferite della
terra. E qui il sale ha un valore simbolico, vuole
indicare la saggezza e la fertilit� perdute.
Finisce un tempo. La macchina, come noi la intendiamo, completa il
suo ciclo. In grave crisi � l'alta tecnologia.
"L'orrida vigna" potrebbe indicare la terra, con i suoi
inquinamenti, con i suoi veleni, con le sue tensioni.
Per riuscire a sopravvivere � necessario dare "un giro di
vite". � ne�cessario cio� limitare al minimo i
consumi, le energie. Sar� pertanto un tempo di lacrime, di difficolt�.
Non � di facile interpretazione il messaggio sul "campo di Adamo". Potrebbe indicare "un ritorno alle
origini".
E questo "ritorno" partirebbe dalla "terra di
Spagna". La "punta ro�vente" potrebbe essere lo stretto di
Gibilterra.
Qui, avviene qualcosa d'insolito, di prodigioso, forse.
Potrebbe essere questo il luogo di un nuovo incontro ravvicinato
con gli extraterrestri (Sarfittho).
"Le terre di Giove" non hanno, almeno oggi,
un'interpretazione. Palepoli era una citt� fondata nel V secolo a.C. dagli eubi
(corrisponde all'o�dierna Napoli). Massalia indica invece Marsiglia.
Sono due citt� "segnate". Le loro coste saranno
sconvolte.
Soltanto sui monti regna la pace. Nerdoch (intelligenza
extraterrestre?) porta radicali mutamenti (travolge i ponti che collegano al
passato).
Sorgono, per questo, conflitti. E
l'antica legge sanguina.������������� Fine