Renzo Baschera

PROFEZIE SUL MONDO CHE SARA'

Gruppo editoriale Armenia

 

L’ultimo inganno del Grande Seduttore

Il messaggio profetico di santa Anastasia 

 

"L’umanità non concluderà il suo tempo per mancanza di pane, ma per mancanza di umiltà.

Sarà questo l’ultimo inganno del Grande Seduttore; sarà una trappola, perché la presunzione farà credere all’uomo di essere un leone, mentre sarà il pulcino di sempre, anche se la scienza lo avrà portato a volare nei cieli come gli uccelli e gli avrà permesso di costruire macchine con le quali viaggerà nel mondo, senza uscire di casa".

E questa la prima parte del messaggio profetico di santa Anastasia, rinvenuto al termine del XVI secolo in un monastero moscovita, dedicato a questa santa.

Si tratta di un messaggio che inquadra soprattutto la fine del Millennio, annunciando la fine della "civiltà del carnevale" e la restaurazione della "civiltà della quaresima".

Il vaticinio lascia scorgere un decadimento morale in tutto il mondo, accompagnato da agitazione e incertezza.

Ma vediamo il seguito:

"Le piccole nazioni formeranno grandi nazioni. E grandi saranno le guerre, prima che le nazioni ritornino a frantumarsi... Nell’ultima parte del Millennio, un serpente invisibile agiterà i popoli, che si sposteranno per la terra, come lupi affamati, seminando fame e pestilenza.

Roma e Mosca cadranno nel più profondo disordine. E saranno ingovernabili.

La fine del Millennio vedrà tanta violenza e tanto sangue, soprattutto in queste due città. I muri dei palazzi e i muri delle chiese saranno macchiati di sangue.

Anche la grande chiesa di Roma conoscerà il sangue...

L’antica, Grande Madre sarà segnata per tutto l’ultimo secolo. E quando il serpente sarà ucciso, non sarà ucciso il dolore...

Negli anni del Giusto saranno in molti a invidiare i morti, perché la vita sarà divenuta una corona d’ingiustizie e di violenze, le cui spine entreranno nella carne.

La corona di spine sarà bruciata dalla grande fiamma che avvolgerà tutti i cieli, quando le nubi raccoglieranno la polvere dalla terra.

Poi vedrete scendere dal cielo, come una pioggia, la grazia dell’umiltà. E quando l’uomo si renderà conto di essere un pulcino, la vita ritornerà sulla terra.

Ma in quel tempo sarà inutile cercare Roma. Perché Roma non ci sarà più. E sarà inutile cercare Mosca. Perché Mosca sarà uno straccio lavato e steso al sole...

La crociata dello spirito partirà dalla Santa Madre. E il seminatore della nuova civiltà porterà il nome di uno dei dodici".

Vediamo ora di considerare i punti più significativi del messaggio profetico.

La prima parte della preveggenza è storia passata. Le "piccole nazioni che formeranno le grandi nazioni" sono l’Italia, la Germania, la Jugoslavia.

Ma le grandi nazioni ritorneranno "piccole nazioni". E questo è già avvenuto per la Jugoslavia. E, in un secondo tempo, avverrà anche per l’Italia e la Germania.

Il "serpente invisibile che agiterà i popoli", potrebbe essere la fame, che colpirà negli anni futuri molti Paesi dell’Europa dell ‘Est e dell’Africa.

In questo turbine emigratorio, Roma e Mosca entreranno in agonia. E da tenere presente che, nell’antichità, Mosca era considerata la seconda Roma, mentre Bisanzio era considerata la terza Roma.

Mosca viene quindi associata a Roma. Sono due sorelle governate dalla violenza e dal disordine.

La "grande chiesa di Roma" che conoscerà il sangue, potrebbe essere San Pietro. E il sangue potrebbe essere quello versato da Giovanni Paolo II al momento dell’attentato in Piazza San Pietro.

L’antica, Grande Madre, che sarà segnata per tutto l’ultimo secolo è la Russia. Il necrologio si apre difatti con l’assassinio di Alessandro II, nel 1881, per proseguire con una catena incredibile di sangue, sino all’assassinio della famiglia imperiale, alle purghe staliniane e al crollo dell’Unione Sovietica

E molto interessante il vaticinio sul serpente ucciso, che qui probabilmente vuole indicare Stalin o il comunismo Crolla difatti il regime, ma non finisce il dolore.

Non siamo però all’ultima pagina della sofferenza. Negli "anni del Giusto" cioè, probabilmente, nel 2033 trionferanno ancora le ingiustizie e le violenze. E tanta sarà la disperazione della gente che molti invidieranno i morti.

E, a questo punto, accadrà qualcosa che difficilmente si riesce oggi a immaginare: "una grande fiammata avvolgerà tutti i cieli". Si tratterà di un’esplosione atomica? Forse.

Questo avverrà nel tempo in cui le nubi "raccoglieranno la polvere della terra". Quando cioè l’inquinamento dei cieli, dell’atmosfera, sarà massimo. A questo punto, finirà, e per sempre, "la civiltà del carnevale", o meglio, la civiltà consumistica.

L’uomo riprenderà la sua dimensione. Non si crederà più un leone, ma ritornerà "ad abitare nella sua casa dell’umiltà".

In quel tempo, Roma sarà stata inghiottita dagli eventi. E Mosca sarà ridotta "uno straccio".

Il rinnovamento, o meglio "la crociata dello spirito", partirà dalla Russia, dalla chiesa ortodossa. E "il nuovo seminatore" avrà il nome di uno dei dodici apostoli.

Questo potrebbe essere "l’imperatore senza corona", che verrà ad insegnare ai superstiti nuove leggi, sulle quali si fonderà la nuova civiltà. La civiltà dello spirito.