LE PROFEZIE DELLA SINDONE

a cura di RENZO BASCHERA

 

Siamo all'inizio del 1578. Un cittadino di Chambéry, che alcuni manoscritti del tempo ricordano come Gerard, particolarmente devoto alla Santa Sindone, ebbe l’apparizione di un angelo. E l’angelo affidò a Gerard "un rosario di vaticini", che in poco tempo si diffusero in tutta la Francia. E, con il trasferimento "dell’oggetto degno di fede" a Torino - ciò che avvenne il 14 settembre 1578 - anche nello stato Sabaudo.

Abbiamo già il riscontro per alcune di queste profezie, come l’evento del nazismo, la seconda guerra mondiale, il crollo dell’Unione sovietica e il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I, definito da questi messaggi "il pontefice della luna", perché il suo pontificato durò appunto un ciclo lunare.

Alcuni vaticini devono però ancora avverarsi. E dovrebbero riguardare il nostro tempo, o al massimo il tempo dei nostri figli. Vediamo i punti più significativi, cercando di interpretare i messaggi, pervenuti a noi in modo frammentario e con parole che associano spesso il latino alle lingue volgari.

"In millenio finito, Satane purpure abita a Rome. Pius sanguina cetes. Surge dux magno et Vitor crux". Al termine del Millennio, Satana abita a Roma. Non va trascurato il termine "purpure", che potrebbe indicare la porpora, i porporati, cioé i cardinali. In questo caso, la ‘residenza" di Satana sarebbe in Vaticano. Si tratta di un vaticino che trova già riscontro in un discorso di Paolo VI del 1972, quando dichiarò che: "…… dalle crepature di molte chiese esce già il fumo del demonio".

Il termine "pius", indica un pontefice, che sarà colpito nel tempo di una grande riunione (coetus). Il vaticino potrebbe riferirsi all’attentato a Giovanni Paolo Il, in piazza San Pietro, a Roma. Ma potrebbe anche riguardare un nuovo grave attentato alla persona del pontefice, durante l’Anno Santo, o durante un conclave (riunione di cardinali). Sarà in questo tempo che un uomo di valore (dux magno) riuscirà a guidare i popoli, forse l’intera Europa, verso la pace. Al suo fianco ci sarà "Vitor crux". E qui potrebbe essere ricordata la croce dello stemma dei Savoia. Si annuncia pertanto il ritorno della monarchia, in Italia. E si annuncia anche il ritorno della monarchia in Spagna e in Francia.

E questo avverrà quando sarà "pianto in lsrael, et sanguinante mundi". La terza guerra mondiale potrebbe partire da Israele. La "grande fiammata" prevista da più messaggi profetici, potrebbe essere un attacco arabo contro lo stato di Israele, che finirebbe di coinvolgere il mondo intero. Perché l’Unione Sovietica (che in questi messaggi viene chiamata "Corvus rubio", cioè corvo rosso) è crollata, ma non é finita. E’ previsto difatti il suo "ritorno". Ma prima di arrivare a questo, il vescovo di Roma andrà a celebrare la Messa sulla piazza rossa di Mosca, accendendo molte speranze. Le profezie della Sindone ammoniscono però che in "terzio tempo, spes court et fumex". Cioè, all’inizio del terzo Millennio, le speranze (di pace, di armonia, di equilibrio politico) saranno brevi e confuse.

Si annunciano poi grandi eventi per "le terre adrie". Il vaticino potrebbe riguardare il mare Adriatico, sul quale c’è anche una profezia della Monaca di Dresda che prevede "la trasformazione del mare, in lago". In seguito a un maremoto, dovrebbero sorgere nuove terre nel canale d’Otranto, tanto che la penisola salentina si troverebbe unita all’Albania.

E’ interessante notare che le profezie della Sindone danno anche un nome alle nuove terre che emergeranno nell’Adriatico: Dosia.

E grandi trasformazioni sono previste anche per la "terra flora". E qui, si potrebbe pensare alla Florida, dove in questi ultimi anni è stato registrato un aumento notevole dei movimenti sismici.

Il messaggio ricorda poi alcune città ad alto rischio: Roma, Parigi, Milano e Torino. Su queste città, in un tempo che dovrebbe andare dal 2000 al 2040, volerà per l’ultima volta il "corvus rubio". Sono probabilmente le città maggiormente coinvolte nel terzo conflitto mondiale che vedrà nuovamente schierato il fronte sovietico contro la civiltà occidentale. Finalmente, si arriverà alla pace. Il "corvus rubio" sarà bruciato nello stesso rogo che ha acceso. E l’uomo imparerà a vivere in una dimensione nuova.