Tratto da:Le Grandi Profezie Autore Franco Cuomo

Newton & Compton Editori

 

4. Un �leone ruggente� contro Dio

�Con le lacrime nel cuore io chiamo tutti a pregare. Questa � l�ora dell�Apocalisse�. E uno deicentonovantacinque �appelli� attribuiti a

Ges� Cristo (e trascritti tra l�8 settembre 1987 e il 23 ottobre 1988 a Roma) dalla suora keniota Anna Hadija Ali, vicina a monsignor

Emmanuel Milingo.

Suor Anna � stata protagonista di fenomeni che suscitarono sensa�zione nel 1994 in seguito alla pubblicazione di un particolareggiato resoconto, corredato da foto si � sostenuto di Ges�,� il quale le sarebbe apparso pi� volte, affidandole messaggi su di un ormai

pros�simo futuro dell�umanit�.

Le apparizioni avrebbero avuto luogo in una stanza di Porta Angelica contigua all�appartamento di monsignor Milingo, dal quale Anna sarebbe stata in precedenza guarita (soffriva di misteriose san�guinazioni fin, da bambina) e poi consacrata nell�ordine delle Figlie di Ges�, da lui fondato.

Ha contribuito ad accreditare come plausibili le rivelazioni di suor Anna la complessit� dei concetti teologici esposti, volti a proporre una �ripresa del culto eucaristico tradizionale�. La giovane keniota (ventitr� anni all�epoca delle prime apparizioni) � infatti di cultura limitata, avendo interrotto gli studi per motivi di salute senza poter terminare la scuola secondaria.

E� interessante rilevare che ricorrono nella sua vicenda, come in quella di Fatima, sfumati riferimenti allacultura islamica. Anna � figlia di

padre musulmano e madre cattolica. In apertura del volume li ringraziaamorevolmente entrambi.

Con molta cautela l�arcivescovo Milingo dichiara di �non attribuire null�altro che la nostra fede umana agli eventi straordinari narrati nel libro

che contiene rivelazioni fatte a suor Anna Ali�; e a scanso di equivociaggiunge di non essere nemmeno sfiorato dall�idea di sostituirsi al

giudizio definitivo della Chiesa, cui si sottometter� �incondizionatamente�.

 

Il Cristo fotografato a Porta Angelica

Anna non ha fotografato l�apparizione di sua iniziativa, ma per con�siglio dei suoi superiori, dopo che ebbe comunicato loro quello che accadeva nella sua camera di Porta Angelica. Desta profonda impres�sione, comunque, la stretta somiglianza del ritratto con altre immagi�ni ritenute sovrannaturali del Cristo, e in specie con una foto scattata in Palestina nel 1876 la pi� antica fotografia del genere ora

con�servata negli archivi vaticani. Quel ch�� certo � che si tratta della stessa persona, se non addirittura del medesimo ritratto, il che potreb�be costituire, a seconda del punto di vista da cui ci si pone, una prova a sostegno o a sfavore dell�autenticit� della foto. Ma questo non sta

a noi stabilirlo. Vediamo piuttosto in che termini la suora descrive, nel corso di un colloquio con padre Mbukanma, descrive l�entit� manife�statasi come Figlio di Dio:2

E venuto con la sua luce, era avvolto in un bagliore di un colore blu profondo come il cielo. La sua presenza illuminava tutta la stan�za. Aveva indosso una tunica rossa, color del sangue, con ampie maniche. I capelli erano scuri e scintillanti�.

�Che cosa le disse quando Lo vide?�

�Mi diede un messaggio e, dietro sua espressa richiesta, cominciai a scrivere ci� che mi diceva�.

�Che atteggiamento aveva mentre le parlava ?�

�Mi parlava con una voce colma di piet� e fa cos� tuttora quando mi appare [l�intervista � del 9 settembre 1991]. Mi parla come se fosse un mendicante�.

�A che ora le � apparso ?�

�Verso le due, le tre di notte�.

Le compare ancora?A che ora?�

�Fra le due e le tre e mezza. Il mercoled� verso la mezzanotte, il gioved� nelle prime ore del mattino�.

�Non � mai venuto di giorno ?�

�No�.

�Con chi viene ?�

�Mi appare da solo�.

�Nell�apparizione Ges� ha l�aspetto di un normale essere umano?�

E un essere umano. Ma � diverso. Di fronte alla sua santit� ci si sente miserabili... E un uomo di altezza media. Non � possibile descriverlo. In sua presenza si ammutolisce, ci si sente persi�.

Quando le appare � triste, gentile, serio, felice?�

Quando d� dei messaggi ha una voce colma di piet�, quindi � tri�ste, ma la sua � una tristezza d�amore. A volte piange lacrime di san�gue�.

Perch� piange?�

�E molto addolorato per il modo in cui lo trattano quelli a cui Lui ha affidato le anime. Alcuni lo insultano durante l�eucarestia e vogliono distruggerlo proprio in quella sede... E triste anche a causa della vita spirituale dei suoi consacrati...�.

�Come si � sentita la prima volta che ha visto Ges�?�

E difficile da spiegare. Mi sentivo in uno stato di torpore�.

�E quando Ges� se ne and� ebbe paura oppure si sent� felice?�

�Ho continuato a pensare a Lui. N� triste n� contenta. Pensavo�.

�Ges� viene ancora da lei? In quali giorni?�

�Viene ancora. Di gioved�, di notte�.

Che cosa dice ogni volta?�

�Mi chiede spesso di pregare per coloro ai quali ha affidato le anime, i preti...�.

�Quanto dura il vostro colloquio?�

�Non saprei. Quando � qui vengo avvolta dalla sua santit�, e quando va via ci metto un po� a tornare in me. Non sono in grado di spiegarlo meglio�.

 

L�ora di Satana

La profezia apocalittica di Porta Angelica s�incentra sull� ipotesi di una catastrofe analoga a quella preannunciata dalla Madonna nelle apparizioni di Fatima e La Salette. Molto risoluta, per�, appare la volont� di evitarla, da parte di Ges�, che per questo chiede la colla�borazione di coloro che altrimenti ne sarebbero travolti: �Preparatevi tutti, buoni e cattivi, adulti e bambini, preti e suore, tutta l�umanit�. Io li amo tutti, e concedo loro del tempo... Io non voglio che alcuno perisca... Amo l�umanit�, e desidero riversare la mia piet� nel cuore degli uomini... Io li aspetto, la mia piet� � immensa...(messaggi del 29 ottobre 1987 e del 31 marzo 1988).

Il suo intento salvifico si scontra tuttavia con una situazione di tale degrado che Lui stesso incontra difficolt� a governarla.

Vengo crocifisso e insultato, bestemmiato e rinnegato, eppure con�tinuo ad amare... Riverso lacrime e sangue sull�umanit�. Come un mendicante chiedo meditazione e consolazione del male...�.

Ma l�appello non sortisce a tutt�oggi effetti, lamenta il Cristo:

�L�umanit� mi tradisce come Giuda e porta le anime a inseguire amori colpevoli come il denaro, fino alla perdizione. Satana ha anne�rito gli spiriti che gi� si erano rivoltati contro se stessi. Il male si contorce come un serpente mostruoso che inconsciamente avvolge le anime... E l�ora di Satana... Il demonio ha imprigionato le anime� (8 settembre 1987).

N� il dominio infernale si limita all�umanit� profana. Il diavolo si � infiltrato, come avevano del resto anticipato le pi� raggelanti profezie mariane, nel seno stesso della Chiesa. Mescolandosi ai preti �sta facendo di tutto affinch� venga abolito il sacrificio della messa�.

La profezia ricalca con una certa fedelt� lo scritto apocrifo del �terzo segreto�, che da questi riscontri recupera una parziale attendi�bilit�. �Ci saranno grandi prove�, dice Ges� a suor Anna. �Cardinali contro cardinali, vescovi contro vescovi. Satana camminer� tra le loro file come in un branco di lupi affamati. Ci saranno dei cambia�menti... Ci� che � corrotto perir� e non ritorner� mai pi� alla luce� (24 settembre 1987).

Sopraggiunge dunque �l�ora del pericolo�. Il messaggio avverte con esplicito sgomento che �il primo colpo � vicino� e che �il sottile filo che separa il mondo dal baratro sta per spezzarsi�. Intorno �tutto � silenzioso, immobile come se l�Onnipotente non esistesse�. Dal suo canto �la giustizia divina � pronta ad agire�. Quando?

E Cristo stesso a chiederselo: �Sar� forse tra qualche mese? O un anno?�. L�impresa � �talmente difficile� che stenta a darsi una rispo�sta. Deve ammettere che �solo il Padre Eterno lo sa�.

Ma se non sa quando avverr�, il Figlio sa bene quale sar�, se non potr� essere evitato, il castigo: �Un fuoco improvviso scender� su tutta la terra. Gran parte dell�umanit� sar� distrutta (18 settembre 1987)... Sar� un tempo di disperazione per gli empi. Mi imploreran�no con grida e bestemmie sataniche di ricoprirli con le montagne, fuggiranno a cercare rifugio nelle caverne, ma invano... Nel cielo appariranno nubi fiammeggianti e sul mondo cadr� una tempesta di fuoco [7 ottobre 1987]... Verr� versato molto sangue e le strade saranno piene di cadaveri [8 ottobre 1987]... Le chiese verranno saccheggiate; ci saranno terremoti, malattie senza speranza, rivolu�zioni e tempeste: il mondo verr� interamente trasformato. Il grande cataclisma che si abbatter� improvvisamente sulla terra sar� terrifi�cante, come se fosse la fine, ma l�ora finale non � ancora giunta, sebbene non sia lontana [13 ottobre 1987]... Ci saranno diluvi, ter�remoti, distruzioni, eruzioni, omicidi, epidemie, carestie [14 ottobre 1987]... Tutte le nazioni saranno sommerse di lacrime; ci sar� lutto, castigo, terremoti, inondazioni e ogni genere di malattie [20 ottobre 1987]... L�intero mondo sar� in guerra, invaso dalla rovina e dalla morte. Le armi mortali non solo stermineranno gli eserciti ma distruggeranno anche le cose pi� sacre e sante, i bambini, gli anzia�ni e gli infermi [12 novembre 1987]...�.

Verranno �tempi peggiori del grande diluvio�, prosegue la predizio�ne. �Il cielo sar� coperto da una densa nebbia e la terra sar� scossa da terribili terremoti che faranno aprire profondi abissi, ingoiando citt� e province [21 novembre 1987]... Abissi, montagne e lava fiammeg�giante inghiottiranno interi villaggi. Ci saranno elettroesecuzioni, mari in tempesta, suicidi, droghe, malattie [22 novembre 1987]... Il mondo attuale � peggio di Ninive... E una catena di scandali, una palude di fuoco, di letame, di fango...�.

 

L�Italia dei traditori e delle spie

La profezia riserva toni particolarmente afflitti al destino dell�Italia, �paese prediletto da Dio�. La sua gente �soffrir� grandi sconvolgimenti e sar� purificata da una grande rivoluzione; solo parte di essa sar� salvata�. Il Cristo di suor Anna ricorda anche le brigate rosse e parla di una loro infiltrazione nel governo, inteso evidentemente nel senso lato di classe dirigente, ma palesemente allude anche agli intri�ghi istituzionali: �Molte spie e traditori rinnegano la loro madrepa�tria�. Sottolinea pure che �la corruzione ha raggiunto il limite [il messaggio � del 25 ottobre 1987, di molto antecedente all�inchiesta Di Pietro] e in Italia ci sar� una rivoluzione politica�. Forse � gi� accaduta, forse si riferisce ai contraccolpi di tangentopoli.

Sono comunque questi gli scenari sul cui sfondo �l�Italia verr� stor�piata dagli assassini� e �la Chiesa schiacciata con l�orgoglio della violenza� (18 ottobre 1987).

In attesa che ci� accada �Roma si sta preparando a essere distrutta dal crescere di una coscienza atea�. Tra intrighi e ambiguit� �i roma�ni stessi tradiranno Roma e tutta l�Italia�.

E intuibile che nel lessico profetico �i romani� non stiano a indicare la popolazione di Roma, ma la classe politica, che appunto � concen�trata nella capitale; e anche il clero infedele, il cui tradimento � tra le note pi� dolenti del messaggio.

Costante � il riferimento all�infiltrazione di Satana in Vaticano sia pure attenuato da omissis e all�opera di sacerdoti infedeli, che trafu�gano dai tabernacoli le ostie, per le messe nere, aderiscono a conven�ticole diaboliche, profanano il sacramento dell�eucarestia. In tutta chiarezza il Cristo di Porta Angelica vaticina: �Il diavolo distrugger� la parte migliore dei mio gregge... I miei consacrati, che hanno perso tutto l�amore, non fanno altro che insultarmi e sputarmi addosso�. Parla poi di un �leone ruggente� che avanza contro la Chiesa e di un �rosso Lucifero�, che alla testa delle sue legioni si appresta a gettare scompiglio nel popolo di Dio (primo novembre 1987).

Egualmente severo � il giudizio su di un tessuto sociale deteriorato dall�indegnit� dei leader, sui quali ricadr� la responsabilit� di avere lasciato che le leggi delle nazioni spezzassero la legge divina (12 novembre 1987). Vengono chiamati in causa dalla profezia ministri e magistrati. L�avvertimento per questi ultimi � categorico: �Se non fanno penitenza e non affrontano le loro responsabilit� periranno uno dopo l�altro� (8 ottobre 1987). Colpisce che nei loro confronti l�ora�colo abbia ritenuto di dover muovere un richiamo cos� specifico, al di l� di quanto previsto dal pi� generale monito all�umanit� intera.

 

�Come un bambino spaventato...�

Nella sua �sete di anime�, alimentata dall�angoscia di una pena che non vuole infliggere ma che non � certo di poter impedire, il Cristo fotografato a Porta Angelica � �come un bambino spaventato che viene a chiedere consolazione�. E lui stesso a dare di s� questa sof�ferta immagine. Agonizza di fronte a ogni anima che gli sfugge �come un cacciatore che si lascerebbe ferire a morte per attirare la sua bramata preda�.

Implora da suor Anna quella piet� che altri gli negano. Le chiede, certe notti, di non dormire: �Veglia con me, ho bisogno della tua compagnia. Immergiti nella somma contemplazione... Questa � la mia difficile ora tenebrosa... Dedica del tempo al mio amore nel mio sacramento... Lascia che io ti usi, abbandonati a me senza pensare a ci� che ti accadr�...(8 settembre 1987).

Si apre, nel dirle questo, alle pi� intime confessioni, come fosse lui l�umano e lei la deit�: �Io amo e aspetto giorno e notte nel mio taber�nacolo di poter abbracciare tutti... Fra i veli del mio tabernacolo con�tinuo a guardare, ma nessuno viene a farmi visita� (16 dicembre 1987).

In tanta solitudine matura, insieme all�ineluttabilit� del castigo, una soluzione salvifica che va oltre le vie di scampo fino allora prospetta�te. Per la prima volta nella tradizione delle profezie apocalittiche, infatti, il Cristo di suor Anna tiene a dire che il suo avvertimento �non � un ordine di condanna per il mondo intero� (5 dicembre 1987).

Chiarisce, in altre parole, che il cataclisma non comporter� stermi�nio indiscriminato, com�era stato lasciato intendere altre volte. Al contrario, anche nella calamit� pi� rovinosa �le anime giuste non avranno nulla da temere, perch� verranno separate dagli empi e dagli ostinati, saranno salvate� (18 settembre 1987).

Suggella questa promessa con un�affermazione che in linguaggio laicale potremmo definire garantista:

�Nessuno va all�inferno senza il proprio consenso� (9 ottobre 1987).