Ren� Laurentin

 

DIO ESISTEECCO LE PROVE

 

PIEMME POCKET

 

LE SCIENZE ERANO CONTRO DIO.

OGGI CONDUCONO A LUI. PERCH�?Quarta ed ultima parte

 

 

La nuova genesi dell�universo

 

Da quanto detto, emerge una visione nuova dell�u�niverso; una visione globale, che riprende su basi in�finitamente pi� complesse e sempre meglio verificate, le cosmogonie con le quali gli Antichi immaginavano la genesi del mondo. Oggi essa non viene pi� imma�ginata, ma la si calcola, sin quasi dal suo momento ini�ziale.

Tutto ha inizio quindici miliardi di anni fa, con un universo infinitamente piccolo, il cui insieme era miliar�di di miliardi di volte pi� piccolo di una testa di spillo:

dieci meno 33 alla potenza (10-33): vale a dire 1 cm3 diviso per 1 seguito da 33 zeri, per indicare quanti trilioni di trilioni di volte il cosmo originale � pi� piccolo di uno dei nostri centimetri cubi (Trinh Xuan Thuan, La m�lodie secr�te, Fayard, Paris 1988, p. 149).

 

 

Il mistero del cosmo

 

La scienza arriva in modo sufficientemente rigoroso a definire lo stato primitivo dell�universo (i primi se�condi del Big-Bang), dove l�infinitamente piccolo, concentrando in s� un�inimmaginabile energia, esplode alla velocit� della luce per creare l�infinitamente grande.

Tuttavia questa ricerca incappa in due enigmi:

 

1. Che cosa c�era prima del Big-Bang? Qui, onesta�mente, la scienza sa soltanto balbettare e si esprime con termini pittoreschi quali �zuppa primitiva� o �pur� primitiva�; si tratta di quello humor con cui i sapienti infiorano modestamente sia le loro gloriose scoperte, sia le loro incertezze.

 

2. Ancor pi�. Tutti i calcoli e le dimostrazioni perdo�no di efficacia se riferiti a quel primo istante, individua�bile nei primi trilionesimi di trilionesimi di secondo. Ci� � dovuto al fatto che, tra 10-35 e 10-32 secondi, l�u�niverso si espande in modo prodigiosamente rapido: da una grandezza infinitesimale a quella di un�arancia, �dove compare la zuppa degli elettroni, dei quark, dei neutroni� (come affermano i Bogdanoff, p. 44).

 

In tale momento la temperatura si alza a livelliinimmaginabili: miliardi di miliardi di gradi: �10-32 volte pi� caldo di tutti gli inferi danteschi�, scrive l�astrofisico Trinh Xuan Than (ib.). L�universo cosmico sfugge allora alla legge di gravitazione universale, quella che go�verner� gli astri. Esso, invece, � governato dalla legge di una superforza unificata che comprende l�elettroma�gnetismo,la forza nucleare forte e la forza nucleare debo�le. E possibile, da un lato spiegare questa unificazione di tre forze, e dall�altro la gravitazione; ma la grande unificazione delle quattro forze resta un enigma: � il Graal della fisica moderna.

E' a 10-32 secondi �che la forza forte si stacca dalla forza elettro-debole� (che risulta dalla fusione della for�za elettromagnetica e di quella di disintegrazione radioattiva: ib., p. 45).

Il�� calcolo scientifico ci proietta nell�inimmaginabi�le. L�universo primitivo di quindici miliardi d�anni fa era infinitamente pi� piccolo di uno solo dei nostri atomi.

Se ho ben capito, il paradosso sta nel fatto che il cosmo originale, infinitamente piccolo, contiene gi� tutta l�energia esistente nell�universo, dal momento che nessuna energia � stata creata dopo il Big-Bang.Ugualmente, tutto il caldo vi si concentra a 10-32 gra�di, quando oggi nell�universo infinitamente grande la temperatura non � che di 2,7 gradi Kelvin (-270 gra�di: 3 gradi sotto lo zero assoluto, che � -273 gradi centigradi. In cento miliardi d�anni, se proseguir� l�espansione del mondo, la temperatura cosmica si abbasser� ancora di 2 gradi Kelvin: 1 grado sotto lo zero assoluto).

L�esplosione di quindici miliardi di anni fa ha creato gli spazi infiniti del nostro cosmo, che misura 15 miliar�di di anni-luce, cio� 15 miliardi di volte 300 000 chilo�metri, moltiplicati per il numero dei secondi di un anno (circa 30 milioni). Dopo la vertigine dell�infinitamente piccolo, ecco quella dell�infinitamente grande.

Quanto detto � calcolabile e verificabile, ma radical�mente estraneo al modo di vedere del contadino di una volta che coltivava la sua terra. Allo stesso tempo, tutto ci� entra in contrasto con quella visione della scienza che pensava di essere sul punto di sapere, e di spiegare, ogni cosa.

La scoperta del segreto intorno alla materia che co�stituisce la natura, doveva fare dell�uomo il dio e il con�sapevole padrone di un mondo senza pi� ombra di mi�stero. Questo paradiso, che si sperava di raggiungere, oramai � perduto. Il segreto dell�universo sorpassa l�in�telligenza umana.

 

 

La rivoluzione quantica

 

La fisica quantica, penetrando nei segreti dell�infini�tamente piccolo, mette in luce realt� misteriose, che di�sorientano sempre pi�. Realt� verificate anche dai cal�coli. I paradossi messi in campo da questa rivoluzione scientifica riguardano questi punti:

 

1. La realt� non � costituita da piccole palline for�mate da un solo elemento com�erano gli atomi di Democrito, o come ancora si credeva del secolo scor�so. Quelli che chiamiamo �atomi� si rivelano essere entit� infinitamente complesse, formate da particelle che non si � ancora finito d�inventariare: protoni, neu�troni, neutrini, mesoni, bosoni, adroni, leptoni, pioni, muoni, elettroni, positroni, ecc. Oggi, se ne conosce un centinaio.

E quelle che io chiamo ma bisognerebbe trovare una definizione migliore �particelle�, non sono picco�li pezzi di materia. Sono, invece, allo stesso tempo onda e corpuscolo.

 

2. L�osservazione di queste realt�, che gli scienziati compiono con i loro strumenti, influenza e modifica le realt� stesse. Da questo punto di vista, la nostra co�noscenza � dunque relativa.

 

3. Infine, al di l� della sua propria energia, ogni par�ticella resta legata a un�altra, in ogni istante: indipen�dentemente dalla distanza. E quello che viene chiamato il principio d�inseparabilit�. Ogni particella solidale in�fluenza l�altra, senza comunicare. Un�informazione data a una, si trasmette nell�altra, immediatamente. Per par�lare di �influenza�, bisognerebbe supporre una velocit� superiore a quella della luce; cosa impossibile, come ha dimostrato Einstein.

 

Tutto questo fa pensare che tali particelle siano lega�te come parti di un tutto, a prescindere dalla distanza e dalle possibilit� che hanno di comunicare. Ancora una sfida a tutte le leggi sin qui conosciute, che invita a tro�varne altre, per mezzo di altre forze, di cui noi non pos�sediamo i mezzi capaci di spiegarle.

Einstein non conosceva che due forze, quando cerc� di trovare la formula capitale per unificarle. E non ci riusc�. Oggi, se ne conoscono quattro. Unificarle resta una sfida. Ci vorrebbe, a priori, un universo a undici dimensioni per integrarle, stando a una delle teorie ela�borate a questo proposito. Le forze attualmente cono�sciute, e gi� elencate alle pagine 30 e 31, sono:

 

a)la gravitazione universale, la cui scoperta Newton rese pubblica nel 1687;

b)l�elettromagnetismo, formulato da Maxwell nel 1864;

c)la forza nucleare, progressivamente scoperta negli anni Trenta del nostro secolo;

d) l�interazione debole, scoperta da Fermi (premio Nobel 1938): quella dei neutrini che ci attraversano senza������������ fermarsi, poich� in essi non si deposita alcuna energia.������������������������������������������������

 

Solo b e d hanno potuto essere unificate come forze elettrodeboli.

 

Tutto questo �ha sferrato un colpo fatale al mate�rialismo classico�, dice Stefen Ortoli. E noi vedremo come.

Questi vettori convergenti, hanno condotto l�astrofi�sico Trinh Xuan Thuan, ad affermare che Dio esiste, seguendo la rotta dei suoi calcoli scientifici. Come spie�gheremo pi� avanti.

 

 

Mistero della materia

 

Il meccanicismo materialista-scientista, dunque, vie�ne oggi contestato a tutti i livelli.

 

1. L�atomo resta misterioso. La materia non � mate�riale, nel senso comune del termine. Essa � energia, on�da e particella. Non la si raggiunge che a tentoni, gio�cando a nascondino. Non si finisce di esplorare la com�plessit� del nucleo.


2. L�universo, nel quale non siamo che polvere, ci ol�trepassa:

 

a) grazie al suo passato piccolo e lontano, le cui con�seguenze permettono di cogliere la sua origine misterio�sa: vera sfida all�analisi;

 

b) grazie al suo presente infinitamente grande, di cui siamo solo un�infima parte;

 

c) grazie al suo avvenire infinitamente incerto. Cosa ne so, in effetti, se l�espansione, un giorno, non possa trasformarsi in recessione?

 

Questa scoperta dell�universo, mi fa pensare a quel contadinello di un tempo, quando usc� dal suo paese, in Vandea. Un giorno, suo padre lo porta nella citt� pi� vicina. Da quando � uscito dal paese, non smette di esclamare: �Com�� grande il mondo!�.

Arrivando nella citt�, costellata da tante strade, do�manda stupito: �E pi� in l�, cosa c��?�.

�A cento chilometri c�� il mare, l�oceano�.

�Com�� grande il mondo! E dopo l�oceano?�.

�A migliaia di chilometri c�� l�America�.

 

Anche noi, analogamente, abbiamo scoperto la no�stra galassia, che sta oltre il nostro sistema solare; e la scienza calcola oggi l�ampiezza, continuamente sempre pi� grande, dell�universo conosciuto.

La terra, per noi, � come la piccola fattoria di quel ragazzino.

Resta ancora sconosciuta, inesplorata come seicento anni fa. Il nostro sistema solare � come la citt�; la nostra galassia � come la regione, e cos� di seguito, con distan�ze che superano ogni immaginazione, definite da nume�ri che non siamo in grado di leggere, dal momento che il loro essere cos� astratti, esprime l�incommensurabile.



3. MISTERO DELLA VITA

E FALLIMENTO DEL DARWINISMO

 

 

Gli irriducibili segreti della vita

 

La sorpresa � ancor pi� clamorosa per quel che con�cerne la vita. Cos�� questo meccanismo che si aggiusta, si rigenera e si riproduce ringiovanendo di generazione in generazione?La dimensione����..