Tratto da:  NOSTRADAMUS

                  PROFEZIE DI GUERRA

Autore    :  R.W. WELCH

Editore   :  Armenia

 

Prologo

 

L’incidente di Salon

 

Nel lontano sud della Francia, nell’anno 1564, il giovane principe Enrico del piccolo regno di Navarra incontrò un saggio barbuto chiamato Michel de Nostredame. Gli occhi grigio-acciaio di Michel fissarono il ragazzo undicenne per lunghi momenti istanti pieni di tensione, dopo di che diversi astanti udirono le labbra del Veggente pronunciare un’ improbabile profezia: il giovinetto sareb­be diventato il re di tutta la Francia.

Venticinque anni più tardi, Enrico III di Francia, pugnalato a morte, nominò Enrico di Navarra suo successore. La Francia era allora un piccolo regno di secondaria importanza, lacerato da guerre reli­giose. Solo dopo una lunga serie di scontri e di manovre diploma­tiche Enrico di Navarra entrò a Parigi, nel 1594, nelle vesti di Enrico IV, re di Francia.

Questa profezia non è un semplice aneddoto. E storia vera1.

 


La cometa di Nostradamus

 

Gli sforzi compiuti per interpretare i significati delle quartine di Nostradamus, prima dell’eventuale verificarsi degli eventi, non sono stati particolarmente fruttuosi. Per esempio, Le Pelletier ha intuito chiaramente che la Quartina VIII-43 preannunziava la cadu­ta di Napoleone III. Ma la natura enigmatica della maggior parte dei versi induce facilmente a interpretazioni errate. E pure vero che, di solito, le asserzioni profetiche si chiariscono esclusivamente quando abbiamo raggiunto una certa fase temporale, ovvero quan­do possono essere inserite in un contesto contemporaneo. Più che altro è inutile cercare di decifrare qualsiasi quartina che riguardi il futuro lontano.

Eppure, perfino un lasso temporale a noi più vicino può risultare ingannevole, come si è visto nel caso della Quartina X-72:

 

L’anno 1999, settimo mese, dal cielo verrà

un grande Re del terrore: per resuscitare il grande

Re di Angolmois. Prima e dopo Marte per regnare

per la buona sorte.

 

L’an mil neuf cent nonante neuf sept mois,

Du ciel viendra un grand Roi d’ effrayeur:

Ressusciter le grand Roi d’Angolmois,

Avant aprés Mars regner par bonheur.

 

Il verso è stato generalmente interpretato come il presagio di una collisione tra un missile nucleare, o una meteora, con la terra, nel luglio 1999. Tale spiegazione è molto probabilmente indicativa di un errore dei commentatori più che del Veggente.

Presumibilmente il verso si riferisce alla nascita di un futuro terro­rista/tiranno, dato che in fondo tutte le anime nascono in cielo. Nostradamus potrebbe aver usato la frase «dal cielo verrà» per indicare che questo individuo sarà uno strumento del destino, una figura nel disegno divino. «Angolmois» può essere l’anagramma del termine mongoli (come ritenuto dai più), o potrebbe indicare la città francese di Angouleme. Perciò questo re minaccioso potrebbe essere un nuovo Genghis Khan o un nuovo Carlo IX, un discen­dente della casa di Angouleme, che perpetrò l’ignobile massacro del giorno di S. Bartolomeo nel 1572. Dovranno, dunque, passare alcuni decenni prima di poter determinare l’esattezza della quarti­na.

Alla Quartina X-72 è stato attribuito un significato sin troppo infausto per una ragione comprensibile: la data era vicina all’ anno 2000. Sebbene la fine del millennio possieda, un grande fascino a livello popolare, non costituisce di per sé un presagio, cioè, non è altro che una cifra tonda, niente più.

Ma coloro che hanno inteso «il re del terrore» come una meteora in arrivo non hanno avuto tutti i torti. L’impatto della cometa Shoemaker-Levy con il pianeta Giove, nel 1994, allarmò l’umanità e ricordò il pericolo, sempre presente, che un giorno una colpisca la terra. Per chiunque conosca le Centuries, la collisione tra i fram­menti della cometa e Giove è stata un segnale d’allarme: non solo molte quartine riguardano le comete, ma diverse risultano assai specifiche, se esaminate con attenzione. Parlano di una cometa che colpirà il nostro pianeta e, in seguito, ne forniscono la traiettoria, il punto di impatto e il tempo: a metà dell’anno 2004, secondo tutti i segni astrologici.

La cometa di Nostradamus entrerà nella nostra atmosfera con un’angolazione bassa, prossima ai 48 gradi nord. La sua chioma, o forse i suoi frammenti, sfreccerà sulla Francia meridionale e l’Italia centrale prima che il nucleo esploda proprio nei pressi della costa greca. La dimensione di questo corpo spaziale non è definita, ma sarà più grande della cometa Tunguska3, che esplose sopra la Siberia nel 1908, abbattendo mille chilometri quadrati di foresta. La cometa Tunguska non ha alterato il tempo atmosferico ma, secondo le quartine, la cometa di Nostradamus lo farà, quanto meno nell’emisfero boreale. La polvere e i residui dell’esplosione rimarranno nell’atmosfera per molti mesi, oscurando la luce del sole e rovinando parecchi raccolti.

Ma gli effetti della cometa non terminano qui: essa indebolirà la Grecia a tal punto che il paese diventerà un facile obiettivo dei radi­cali islamici che, aiutati dall’Iran, assumeranno il controllo della Turchia. L’aggressione alla Grecia scatenerà una guerra che si estenderà e coinvolgerà la maggior parte dei paesi del Mediterraneo. Questo grande conflitto viene descritto da Nostradamus ed esposto dettagliatamente nel capitolo secondo di questo libro, «Gli anni della guerra.»

Ma esaminiamo innanzitutto le quartine che trattano specificata­mente della cometa.

 

 

Quartina del Futuro I-46:

La cometa sulla Francia

 

Molto vicino ad Auch, Lectoure e Mirande

grande fuoco cadrà dal cielo per tre notti.

Un evento assai stupendo e sorprendente accadrà.

Ben presto, in seguito, la terra tremerà.

 

Tout aupres d’Aux, de Lectore et Mirande

Grandfeu de ciel en trois nuits tombera:

Cause aviendra bien stupende et mirande:

Bien peu après la terre trembiera.

 

Il Veggente predice l’avvicinamento di una grande cometa. Essa supererà a bassa quota la Francia meridionale, e i suoi frammenti cadranno sulla terra per tre notti. Ma il nucleo della cometa si diri­gerà verso l’area dell’Egeo, dopo aver oltrepassato Roma (come si vedrà nelle ultime quartine). La chioma danneggerà la Francia, ma i disastri peggiori accadranno in Grecia. Ovviamente il tremore della terra si riferisce all’impatto della testa della cometa, equiva­lente allo scoppio di centinaia di bombe atomiche.

 

 

Quartina del Futuro II-3:

Impatto nell’Egeo

 

A causa del calore solare sul mare

di Eubea i pesci mezzi cotti.

Gli abitanti li mangeranno avidamente

quando Rodi e Genova non porteranno loro il biscotto.

 

Pour la chaleur solaire sus la mer

De Negrepont les poissons demi cuits:

Les habitants les viendront entamer

Quand Rhod et Gennes leur faudra le biscuit.



Il calore solare viene spesso interpretato come un’esplosione ato­mica, ma gli abitanti difficilmente mangerebbero pesce radioatti­vo. L’unica altra fonte possibile di questo immenso calore potreb­be essere una cometa o una meteora che cade al  largo dell’isola greca di Eubea4. Varie quartine indicano più precisamente una cometa. Il danno dovuto alle onde d’urto, al conseguente maremo­to e ai frammenti sarebbe, indubbiamente, spaventoso. Evidentemente, gli abitanti di Eubea devono mangiare il pesce quando il soccorso per il disastro, atteso da Rodi e da Genova, non arriva in tempo.

 

 

Quartina del Futuro II-4I:

Il papa fugge

 

La grande stella brucerà per sette giorni;

 lo sciame farà due soli apparire.

Il grosso mastino ululerà per tutta la notte

 quando il grande pontefice cambierà paese.

 

 La grande étoile par sept jours brùlera,

 Nuée fera deux soleils apparoir:

Le gros màtin toute nuit hurlera

Quand grand pontife changera de terroir.

 

La cometa di Nostradamus («grande stella») illuminerà i cieli per una settimana prima di scontrarsi con la terra. Per evitare il disastro imminente, il papa fuggirà dal Vaticano. La preoccupazione per la salvezza del pontefice sarebbe più che giustificata per il fatto che un’immaginaria linea retta, tracciata dalla Francia meridionale, dove gli effetti della cometa verrebbero osservati per la prima volta (Quartina 1-46, pag. 3), fino all’Egeo, passerebbe proprio su Roma. Ugualmente impressionante è l’uso che il Veggente fa della parola «sciame», perché rappresenta per l’appunto quello che una cometa è: uno sciame di materia. A mano a mano che si avvicina alla terra, la cometa è paragonabile al sole per luminosità. Il «grosso masti­no» potrebbe avere un significato astratto, ma anche essere sempli­ce: cioè, il papa possiederà un grosso cane da guardia.



 

La terra e la pace distrutte

 

Durante l’apparizione della stella chiomata

le tre grandi principesse si saranno fatte nemiche (cioè, della

Francia

Colpita dal cielo, pace e terra tremanti.

Po, Tevere straripanti; serpente messo sulla riva.

 

Durant  l'etoile chevelue apparente,

Les trois grands princes seront faits ennemies:

Frappés du ciel, paix terre tremulente,

Pau, Tymbre undans, serent sur le bord mis.

 

Nelle quartine c’è uno stretto legame tra l’arrivo della cometa di Nostradamus («stella chiomata») e la guerra nel Mediterraneo. Gli effetti della cometa sull’Italia e la Grecia le indeboliscono a tal punto che diventano vulnerabili a un attacco. Il serpente sulla riva è la figura che il profeta usa per indicare l’invasione mussulmana dell’Italia, un tema ripreso da diverse quartine in questo capitolo e nel prossimo. Tutti i segni cronologici riguardanti la guerra indica­no il nuovo millennio, entro breve tempo (come nella Quartina del Futuro 11-46). Le «tre grandi principesse» sono tre capi (precisati nel capitolo secondo), che guidano il risorgente Islam contro l’Europa meridionale. Questo verso ed altri preannunciano che la cometa influenzerà il tempo atmosferico, provocando forti piogge e straripamento dei fiumi.

 

 

Quartina del Futuro 11-46:

Altre difficoltà in arrivo

Dopo grande difficoltà per l'umanità, una più grande e pronta. Il Grande Motore rinnova i secoli……..