Tratto da: NOSTRADAMUS SETTIMO MILLENIO

Autore:     Luciano Sampietro    Edizioni: PIEMME

 

LE VICENDE DELLA CHIESA CATTOLICA (Terza e ultima parte)

 

 

Come si è visto nella lettera a Enrico, i «Roys tem­porels» sono in realtà i «Roys en petrol», cioè i signo­ri del petrolio e precisamente l'Iraq, l'Iran e la Libia che, come si vedrà più avanti, aggrediranno l'Italia mettendola a ferro e fuoco. Ciò determinerà il trasferi­mento della Santa Sede in luogo sicuro, che certamen­te non potrà essere l'Europa giacché quest'ultima su­bírà, come l'Italia, la tremenda aggressione. Sembra perciò probabile che la Santa Sede dovrà trasferirsi negli Stati Uniti, il che conferma l'attribuzione all'ul­timo pontefice della Centuria VIII, quartina 93. Il tra­sferimento altrove della Santa Sede è confermato an­che dalla Centuria IX, quartina 99:

Vento Aquilon farà partire il Seggio,

da mura cenere e calce gettati:

la pioggia, dopo, farà ancor di peggio,

soccorsi estremi alle frontiere andati.

Lo scenario descritto si riferisce all'invasione dell'Ita­lia e alla devastazione di Roma nel 2006. Per quanto cí concerne qui, la quartina conferma che la Santa Sede sarà costretta a trasferirsi altrove. Nei sette mesi del suo pontificato, l'ultimo Papa emanerà un'Enciclica che sarà la causa prima del grave scisma alla sua morte e che, come si vedrà nel capitolo successivo, costituirà l'occasione attesa dall'Anticristo per scatenare la sua guerra di religione:

Per il piacer di editto voluttuoso,

si metterà veleno nella fede,

Venere sarà in corso sì virtuoso,

che dei cristiani offuscherà la sede.

(Centuria V, quartina 72)

L'ultimo pontefice emanerà dunque un'Enciclica dal contenuto licenzioso e contrario alla morale cristiana. Ciò susciterà sconcerto e turbamento tra i fedeli, che saranno disorientati. Di contro, la nuova fede islamica sarà in apparenza rigorosa ed ispirata all'osservanza dei precetti morali, con la conseguenza che numerose per­sone riterranno essere quella la vera fede.

In tal senso può forse essere interpretata anche la visione di Giovanni di Roquetaillade, citato da Centini in Il ritorno dell'Anticristo (p. 256): «Un Anticristo oc­cidentale apparirà a Roma, mentre un Anticristo orien­tale divulgherà le sue false dottrine da Gerusalemme... Miseria e massacro castigheranno il clero, in particolare i francescani, purificati dalla sofferenza e ridotti a un'as­soluta povertà, come quella che si riteneva fosse stata pro­pria di Cristo e degli Apostoli».

Non può escludersi che l'ultimo Papa, il «Petrus Romanus» della Prophetia de Summis Pontificibus di Malachia, sia in realtà una creatura dell'Anticristo stes­so, fatto eleggere attraverso manovre sotterranee, cosa che troverebbe conferma nei già citati vaticini di suor Bertina Bouquillon, la quale sostenne che le sue futu­re consorelle si sarebbero trovate a dipendere dall'oggi al domani, e senza rendersene conto, dall'Anticristo. Va ricordato che costui si farà portatore di una reli­gione dall'apparenza ineccepibile, dal momento che il personaggio sarà dotato di intelligenza e abilità fuori dal comune e di poteri e capacità straordinari. Ciò è confermato da Apocalisse 13,13-15:

«Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia...».

E ribadito da Apocalisse 16,13-16:

«Quindi vidi uscire dalla bocca del dragone, della bestia e del falso profeta tre spiriti impuri, che somigliavano a rane. Sono infatti spiriti demoniaci che, muniti di poteri tauma­turgici, hanno il compito di chiamare a raccolta i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio, l'Onnipotente. Ecco: io verrò come un ladro, beato colui che è vigilante e conserva le sue vesti; così non camminerà ignudo e non la­scerà vedere la sua vergogna! E radunarono i re nel luogo chiamato in ebraico Harmaghedon».

Alla luce di queste considerazioni, pare corretto so­stenere che a questo ultimo pontefice si riferisca la Centuria I, quartina 4:

Dall'Universo si farà un monarca,

che in pace e in vita non sarà assai tempo:

naufraga allor del pescator la barca,

che sarà retta nel più gran tormento.

Quasi tutti gli interpreti hanno tradotto «par l'Uni­verse» con «per l'Universo» e sostenuto che la quartina faccia riferimento al monarca dell'Universo, cioè Enri­co di Francia. Altri ancora hanno ritenuto che la quartina alluda a Napoleone Bonaparte. In realtà il «par» introduce un complemento di agente e va tradotto con «da». L'Universo cui allude il Veggente altro non può essere se non l'organo della Chiesa che ne simboleggia la globalità e cioè il Conclave, nel quale i cardinali di tutta la terra, che la rappresentano nella sua universa­lità, si riuniscono per eleggere il Papa. L'elezione di un Papa corrotto e vizioso determinerà in seno alla Chie­sa un terribile sconvolgimento, in quanto lo stile di vita di quel Papa, ben lontano dalla spiritualità, causerà con­testazioni che sfoceranno nello scisma, ponendo la bar­ca di Pietro in mezzo alla tempesta che la farà naufra­gare. Il naufragio sarà violento: la fine dell'ultimo Papa è infatti descritta nella quartina 15 della Centuria V e nella quartini 93 della Centuria II:

Il Gran Pontefice in mar catturato,

vane gran manovre, clero agitato:

assente il vicario, ogni aver predato,

suo favorito bastardo ammazzato. (Centuria V, quartina 15)

Presso il Tevere preme Libitina,

un po' avanti la grande inondazione:

preso il capo della barca, in sentina,

castello e palazzo in conflagrazione. (Centuria 11, quartina 93)

Le due quartine hanno contenuto pressoché identi­co. Il Papa verrà catturato per mare, mentre tenterà la fuga. Si farà un tentativo di liberarlo, ma fallirà. Da Roma sarà assente in quel momento anche il segreta­rio pontificio e il clero sarà in agitazione. Nel frattem­po gli invasori orientali si impadroniranno dei beni pa­pali e il favorito del pontefice, definito `bastardo', ver­rà ucciso.

La dea dei funerali («Libitina») si approssima a Roma e prelude alla grande invasione della città eterna ad opera degli orientali, che viene descritta in nume­rose quartine, che esamineremo in seguito.

Il capo della barca è ovviamente il Papa, che verrà catturato e rinchiuso nella sentina della nave, mentre Castel Sant'Angelo e il palazzo pontificio verranno fatti esplodere e saranno distrutti.

Se l'interpretazione è esatta, i fatti descritti dovreb­bero accadere nel 2006, visto che l'ultimo Papa dovreb­be essere eletto sul finire del 2005 e dovrebbe sedere sul Soglio per soli sette mesi. Questa interpretazione trova anche sorprendente conferma in una quartina che contiene uno dei pochi riferimenti astrologici certi che consentano di fissarne il tempo, la quartina 14 della Centuria V:

Saturno, Mars in Leo, Spagna occupata,

per capo libico in conflitto entrato,

vicino a Malta, Infanta catturata,

scettro romano dal gallo spezzato.

La congiunzione astrale avverrà nel giugno-luglio del 2006. In quel tempo la guerra sarà già stata scatenata, presumibilmente da qualche mese, é la Libia, entrata nel conflitto, andrà ad occupare la Spagna, mentre l'Infanta di Spagna sarà catturata vicino a Malta. Il po­tere del Papa sarà spezzato dai barbari. Il Veggente usa per definire i barbari il termine «Coque, di solito impie­gato per indicare la Francia. Ma «coq» significa «gal­lo», e i Galli erano i più acerrimi nemici di Roma fin dall'epoca dei re, e per i Romani erano barbari. Alla lu­ce di questa quartina pare dunque sostenibile che nel 2006 già sarà iniziata la terza guerra mondiale e che Roma subirà l'onta dell'invasione.

Quanto qui sostenuto trova, allora; ulteriore, precisis­simo avallo dalla diabolica quartina 25, Centuria V Dico diabolica, in quanto il suo apparente significa­to mi ha fatto sballare la primissima parte della crono­logia degli eventi politici che proponevo nella prima edizione per gli anni 1999-2001.

Le prince Arabe, Mars, Sol, Venus, Lyon,

Regne d'Eglise par mer succombera:

Deuers la Perse bien pres d'un million,

Bisante, Egipte ver. serp. inuadera.

(Centuria V, quartina 25)

Della quartina, infatti, offrivo la seguente traduzione:

Capo arabo, Mars, Sol, Venus, Leone,

Regno di Chiesa dal mar finirà,

Verso la Persia vicino a un milione, Turchia,

Egitto, per serpe invaderà.

Poiché la combinazione astrologica di Marte, Sole e Venere in Leone cadeva nel periodo 2-6 agosto 2000, avevo previsto per quella data l'invasione di Turchia e di Egitto da parte di quello stesso capo che in seguito avrebbe distrutto il Regno della Chiesa e su tale data, apparentemente ineccepibile, avevo costruito con l'ausi­lio della logica altri eventi, che di necessità avrebbero dovuto precedere o seguire di pochissimo l'invasione di Turchia ed Egitto.

L'evento, come è noto, non si è verificato, ragione per la quale ritenni di aver commesso un errore e pertanto cercai immediatamente una seconda interpretazione.

Poiché le effemeridi sono estremamente precise e non consentono ambiguità di sorta, il mio primo passo fu quello di vedere quando si sarebbe verificata la suc­cessiva combinazione di Marte, Sole e Venere in Leo­ne, così scoprendo che essa avrebbe avuto luogo nel 2015, un anno assolutamente incompatibile con la cro­nologia degli avvenimenti esposti nel mio lavoro.

Il problema, ancora una volta, sembrava essere pri­vo di soluzione, quando presi in considerazione la pos­sibilità che con il nome «Lyon» il Veggente non avesse inteso riferirsi alla costellazione del Leone, che egli di solito definiva Leo, ma a un nome proprio e precisa­mente al nome che avrebbe avuto «le prince Arabe» del futuro.

Consultai allora un dizionario di nomi propri arabi, così scoprendo che Leone in arabo si dice «Assad» e ancora una volta allora meditai sulla strana singolare coincidenza che mi portava ad identificare il giovane presidente della Siria Bashar Al Assad.

Restava ancora da vedere quando Marte, Sole e Venere si sarebbero trovati uniti in uno stesso segno: ciò avverrà il 7 ed 8 settembre del 2006, quando i tre astri saranno tutti nella costellazione della Vergine.

La corretta interpretazione della quartina e la sua conseguente traduzione dovrebbe essere allora:

Mars, Sol, Venus: capo arabo Leone,

Regno della Chiesa in mar finirà,

Verso la Persia con quasi un milione,

Turchia, Egitto, per serpe invaderà.

È appena il caso di osservare che la data del settem­bre 2006 è perfettamente compatibile con quanto si è determinato in ordine alla durata di ogni singolo pon­tefice sul trono di Pietro.

Con tutte le riserve e le cautele sopra evidenziate in ordine alla correttezza della cronologia concernente le vicende della Chiesa Cattolica, in quanto legata innan­zitutto all'attendibilità della Prophetia de Summis Pon­tificibus e poi alla chiave temporale dell'anno della Li­turgia, posso azzardare i seguenti punti temporali:

novembre - primi dicembre 2001: morte a Lione, pro­babilmente per attentato, di Giovanni Paolo Il;

31 dicembre 2001: elezione a Pontefice del «De glo­ria ulivi»;

dicembre 2005 - gennaio 2006: morte del «De gloria ulivi»

febbraio 2006: elezione di «Petrus Romanus»;

7-8 settembre 2006: cattura e morte di «Petrus Roma­nus» per mano degli arabi e trasferimento della Santa Sede negli Stati Uniti.