Tratto da: Le profezie del Ragno Nero

Autore Renzo Baschera    Armenia Editore

 

Trionfo del padre

 

Un raggio di sole porterà l'uomo da un piccolo mucchio di cenere a un grande mucchio di cenere. La terra è diventata cenere.

Ma nella cenere ritornerà il vecchio padre. E radunerà i suoi figli. E tutti si metteranno a sedere attorno ad un tavolo che avrà la forma di un fiore.

Sul tavolo ci saranno dei boccali di buon vino, con questi numeri:

2306, 2310, 2319, 2343, 2349

e dei boccali di acqua marcia, con questi numeri:

2312, 2318, 2336, 2342, 2344, 2345.

Pochi berranno il vino. E chi si troverà con il boccale di acqua marcia soffrirà la sete.

Il padre sarà molto severo nel tempo di mezzo.

Allora molti campi di grano rimarranno senza mietitori.

E molti granai rimarranno vuoti.

Il padre inizierà il cammino dalla Vetustia. Ma lungo la strada dovrà alleggerire le sacche. Su molte terre lascerà delle sementi e ogni semente darà un suo frutto.

La semente che parlerà la lingua dei padri darà il frutto più dolce.

Il padre prediligerà il figlio che porta il nome di un fiume.

E sarà questo che trascinerà molte cose verso il mare della serenità.

Toglietevi il cappello prima di alzare il boccale che porta il numero 2319, perché il suo vino raramente si beve sulla terra.

Ma quando passerà sulla strada il carro del nuovo padre non scostatevi.

La sua frusta si trasformerà in una serpe e la serpe finirà per mordere il suo padrone.

Padre e non padrone.

Casa e non casolare.

La mensa del padre non verrà divisa tra i figli. È questo il tempo in cui il padre genera il padre.

Sulla terra di Roma ritornerà il padre per cambiare abito. Molti saranno ad accoglierlo, ma ben pochi sapranno chiamarlo per nome.

 

L'INTERPRETAZIONE

 

«La terra è diventata cenere». Ma il simbolo della cenere non riguarda più la distruzione (che è già avvenuta), ma la rinascita, la Resurrezione. La rinnovata vita ritornerà dalla cenere. Dal nulla.

E la nuova vita affonderà le sue radici nel «vecchio padre», nella tradizione.

Il messaggio indica gli anni di abbondanza («boccali di buon vino») e gli anni di carestia («boccali di acqua marcia»).

Le leggi della natura imporranno una vita austera, nel «tempo di mezzo», un'epoca che potrebbe andare dal 2320 al 2330.

Questo decennio sarà un tempo di grandi carestie. I «granai rimarranno vuoti». Il «padre», cioè il rinnovamento, la ricostruzione, inizierà il suo cammino «dalla Vetustia». Potrebbe trattarsi di una città rimasta intatta, ma potrebbe anche indicare un «sano» insegnamento dell'antichità (vetustus, vecchio, antico). Molte cose («le sacche»), tuttavia, dovranno essere abbandonate.

Si riparla della «lingua dei padri», cioè dell'insegnamento antico, che potrebbe incoraggiare alla semplicità, alla religiosità nella vita.

Sarà prediletto «il figlio che porta il nome di un fiume». Il Veggente indica pertanto un personaggio importante (un politico, un militare, un ecclesiastico) il cui nome ricorderà «un fiume».

Poi, si punta il dito sull'anno 2319. Sarà un anno eccezionale, paragonabile a un vino che «raramente si beve sulla terra».

La frusta simboleggia l'autorità, il dominio. La frusta «del nuovo padre» potrebbe pertanto indicare una imposizione, una gerarchia che finirà per «frustare» coloro che non seguono scrupolosamente le nuove leggi della vita.

Il mondo («la mensa») è una sola realtà. E si tratta di una realtà impostata sulla saggezza. Sulla «terra di Roma» (la città di Roma è stata divorata dagli eventi) ritorna «il padre», il pontefice. Ma tutto sarà cambiato.